Da qualche tempo, all’inizio dell’anno, metto giù un elenco di dischi pubblicati durante l’anno precedente che secondo me valgono un ascolto, ma una breve e necessaria premessa è d’uopo.

Siamo sommersi dal sudiciume sonoro. È un fatto incontestabile. C’è chi, per contrastare quest’onda miasmatica fatta di testi ignobili e irriferibili e di basi tutte uguali e tutte orribili (qualcosa di interessante c’è, a dire il vero, per esempio Ghali), si rifugia nella musica che fu, quella della gioventù. È una soluzione che fa stare comodi, poco impegnativa e, da un certo punto di vista, assolutamente comprensibile. Anch’io l’adotto, ogni tanto. C’è da dire, però, che riferirsi sempre al passato è un po’ la giustificazione dei pigri.

La possibilità di produrre musica a casa propria con letteralmente due soldi comporta l’immissione sul mercato d tonnellate di spazzatura; è altrettanto vero, però, che questa possibilità ce l’ha anche chi fabbrica gioielli, non pattume.

Proprio per quest’ultimo motivo scelgo la via forse più impervia, ma che mi conduce dove non avrei pensato di andare: esercito curiosità. È l’unica arma che conosca per scovare pepite nelle discariche musicali e di scoprire artisti straordinari (oltre la metà di quelli elencati). È uno sforzo che necessita di tempo e pazienza, ma ne vale decisamente la pena. E cerco, per quanto possibile, di sostenere artisti viventi, ché quelli morti non ne hanno bisogno.

Eccovi quindi la mia lista. Noterete che non ci sono indicazioni di genere. Se questo non stimola la vostra curiosità, allora fate parte di quelli che ascoltano per la centosessantasettesima volta i dischi comprati a sedici anni e da lì non si sono mossi, sprofondati nella poltrona a leggere per la centosessantasettesima volta le note di copertina che conoscono a memoria.

Non è una classifica, badate bene. Le classifiche vanno bene per i campionati sportivi e poco altro. I primi titoli non sono più belli o migliori di quelli che seguono. Sono semplicemente quelli che mi hanno coinvolto di più. Del resto, come si possono paragonare Cesare Basile e IDLES, o Arooj Aftab e Blood Incantation? Tutti questi album hanno, però, in comune una cosa: sono ottimi esempi dei sentieri, spesso tortuosi, ogni volta imprevisti e sempre sorprendenti che la musica trova per comunicare con gli artisti e, alla fine, con noi che la ascoltiamo.

Non mi resta altro che augurare buon ascolto a chi vorrà addentrarsi in questi territori. Divertitevi.

P.s. Da quest’anno ho deciso di inserire anche qualche titolo del passato che non avevo ascoltato come si deve, che avevo sottovalutato per fretta, per pregiudizio o per momento sbagliato, oppure non avevo mai ascoltato.

  • Cesare Basile “Saracena”
  • Beth Gibbons “Lives Outgrown”
  • Miles David Quintet “Complete Cafè Bohemia Bandstand U.S.A. 1956-58 Radio Broadcast Volume 1”
  • Rosario Di Rosa “I Want to Hear and See Everything”
  • A Love Electric con Alberto N.A. Turra “Live in Italia – Genoa 2024”
  • Arooj Aftab “Night Reign”
  • Adrianne Lenker “Bright Future”
  • Fabiano Do Nascimento & Sam Gendel “The Room”
  • Doechii “Alligator Bites Never Heal”
  • King Hannah “Big Swimmer”
  • Poeji “Nant”
  • Bizhiki “Unbound”
  • Ibelisse Guardia Ferragutti & Frank Rosaly “MESTIZX”
  • Gillian Welch & David Rawlings “Woodland Studios”
  • Rafael Toral “Spectral Evolution”
  • Mount Eerie “Night Palace”
  • Nala Sinephro “Endlessness”
  • Kim Gordon “The Collective”
  • Cosmic Room 99 s/t
  • Antonella Ruggiero “Puccini?”
  • IDLES “Tangk”
  • The Bad Plus “Complex Emotions”
  • Meat Beat Manifesto & Merzbow “Extinct”
  • Zu “The Lost Demo”
  • Thurston Moore “Critical Lucidity”
  • Ensemble Sacred Garçons “Sanctification Seiing the Singularity”
  • The Cure “Songs of a Lost World”
  • IOSONOUNCANE “Berlinguer. La grande Ambizione”
  • Godspeed You! Black Emperor “No Title as of 13 February 2024, 340 dead”
  • The Lemon Twigs “A Dream Is All We Know”
  • Camilla Barbarito “Cargo sentimento popolare d’assalto”
  • Oneida “Expensive Air”
  • The Black Crowes “Happiness Bastards”
  • Kim Deal “Nobody Loves You More”
  • Jerry Cantrell “I Want Blood”
  • Fabiano Do Nascimento & Shin Sasakubo “Harmonicos”
  • Jonathan Bockelmann “Sakamoto on Guitar”
  • Ganayva “Like the Sky I’ve Been Too Quiet”
  • Ganayva “Daughter of a Temple”
  • Malcolm Jiyane Tree-O “True Story”
  • Milton Nascimento & Esperanza Spalding “Milton + Esperanza”
  • Kendrick Lamar “GNX”
  • Aluk Todolo “Lux”
  • Nexus “Nexus Plays Dolphy”
  • Cindy Lee “Diamond Jubilee”
  • [Ahmed] “Wood Blues”
  • Matteo Cremolini “My Best of GEO”
  • Ryuichi Sakamoto “Opus”
  • Blood Incantation “Absolute Elsewhere”
  • Beyoncé “Cowboy Carter”
  • Arab Strap “I’m Totally Fine With It I Don’t Give a Fuck Anymore”
  • Ride “Interplay”
  • MGMT “Loss of Life”
  • Peter Perrett “The Cleansing”
  • John Zorn feat. Brian Marsella, Jorge Roeder & Ches Smith “Ou Phrontis”
  • Lady Blackbird “Slang Spirituals”
  • Lia Bosch “Polar Code”
  • The Meffs “What a Life”
  • Andrea Belfi & Jules Reidy “Dessus Oben Alto Up”
  • Dame Area “Toda la verdad sobre Dame Area”
  • Tucker Zimmerman “Dance of Love”

Inoltre:

  • Fontaines DC – Massive Attack – Young Fathers “In Benefit of Doctors Without Borders” (EP)
  • I Fiumi “Perdoniamo Caino” (7”)
  • Chromogen s/t (EP)
  • Hayseed Dixie “Realbilly Elegy” (EP)
  • Da prima del 2024:
  • Crass “The feeding of the 5000” (1978)
  • Klaus Schulze “Irrlicht” (1972)
  • Red Norvo Quintet “The Forward Look” (1957)
  • Oasis “Definitely Maybe” (1994)
  • Charles Ives “Central Park in the Dark” (1906, messo su disco diverse volte)
  • Shellac “1000 Hurts” (2000)
  • Nada “Ho scoperto che esisto anch’io” (1973)
  • Brad “Interiors” (1997)
  • Nest “Woodsmoke” (2003)
  • The J. Geils Band s/t (1970)

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