In questo titolo una cosa in comune con il mio amico Enrico Merlin c’è, fortunatamete non è la “Polizia der Kansas City“, ma solo il Kansas City. Sapevamo che il nostro Mago Merlin c’aveva un bel capoccione, ma che lo sapessero anche a Kansas City, non ce lo saremmo di certo aspettato. Invece sembra che anche nel Missouri si sappia molto di lui, “.. orait orait… awanagana… a.”

Si perchè… e lo si sappia, è un italiano da Trento la persona che catalogherà la collezione Miles Davis all’American Jazz Museum di Kansas City. Enrico Merlin, musicista, compositore e storico della musica del ‘900; è stato convocato in USA, per catalogare una sterminata collezione privata dedicata a Miles Davis donata da Rodman Marymor, uno dei più importanti collezionisti di Miles Davis al mondo e residente a San Francisco, si tratta di un lascito di rilevanza internazionale fatta di ben 50 anni di dedizione all’artista. Questa enorme donazione è costituita da dischi, registrazioni ufficiali, radiofoniche e private di concerti, riviste, fotografie, libri, poster e altre memorabilia.

Di comune accordo, il donatore e il museo decidono di scegliere Enrico Merlin quale esperto per la catalogazione e l’acquisizione commentata delle migliaia di oggetti del fondo.

Jordan Malhiot (Registrar And Collections Manager delle collezioni del museo) spiega che si tratta della più importante acquisizione fino a oggi e che per la prima volta si decide di coinvolgere un esperto di fama internazionale.

Enrico Merlin sarà quindi a Kansas City dal 17 al 22 giugno per dare il suo contributo a questa importantissima operazione culturale dedicata a una delle icone dell’arte americana del XX° secolo.

Enrico racconta: «L’invito dell’American Jazz Museum mi rende estremamente orgoglioso anche per il fatto che, per tale operazione culturale, sia stato scelto un Italiano. L’esportazione all’estero delle competenze professionali del nostro Paese, e del patrimonio intellettuale a esse legato, non può che rappresentare un vanto straordinario. Il mio impegno artistico è finalizzato alla continua ricerca della novità, la quale trae origine dall’attitudine alla curiosità e le esperienze nuove e stimolanti ne sono diretta conseguenza. Considero impareggiabile l’esperienza all’American Jazz Museum, la quale corona la mia passione artistica, i sacrifici e l’impegno di una vita.»

ENRICO MERLIN – NOTE BIOGRAFICHE

Enrico Merlin, all’attività di musicista e compositore, da molti anni, affianca con grande successo quella di storico della musica del ‘900. Questi due mondi, che raramente si incontrano nella vita di un artista, danno vita ad una capacità creativa e divulgativa di rara forza espressiva.

Nel ruolo di chitarrista e manipolatore sonoro ha partecipato a circa 60 produzioni discografiche (tra cui con Steven Bernstein, Giorgio Gaslini, Michael Manring, Rova Saxophone Quartet, e Markus Stockhausen) e a molti Festival internazionali al fianco di artisti di primo piano (tra cui Carla Bley, Mederic Collignon, Garrison Fewell, Paolo Fresu, Mark Baldwin Harris, Lee Konitz, Boris Savoldelli, Maria Schneider, Giovanni Sollima, Elliott Sharp, John Surman, Steve Swallow, Henry Threadgill, Tino Tracanna).

Nel 2021 la musica per il cortometraggio Aria di Barbara Sirotti ha vinto il premio per la miglior colonna sonora in quattro diversi festival tra Los Angeles, Londra e Singapore.

La raccolta Never Again!, retrospettiva in 6 CD che lo vede al fianco di molte star internazionali della musica, è stata eletta «Best Jazz Album of 2019» nel sito americano The Arts Fuse; nelle altre categorie Peter Gabriel (pop-rock), Carlos Santana (world music) e George Benson (soul).

È stato leader di diverse formazioni tra cui Tiger Dixie Band e Funky Football, Molester sMiles e Merlin UN-Covered Music Project, gruppo selezionato dalla rivista JazzIt per rappresentare il nuovo Jazz italiano alla trasmissione televisiva Webnotte di Repubblica TV/ Radio Capital TV. Tra le produzioni discografiche più recenti spiccano il disco in solo Dangerous Mind (Kutmusic 2022), uscito in vinile, e il CD in duo con il contrabbassista Pierpaolo Martino, It’s About That Time (Kutmusic 2022), dedicato al produttore Teo Macero e al disco di Miles Davis In a Silent Way.

Scrive musica per il teatro e per documentari e con lo spettacolo Il Principio dell’Incertezza (The Principle of Uncertainty), di e con Andrea Brunello, si è esibito per un mese intero, nel 2013, al Fringe Festival di Edimburgo; più recentemente all’Excite Festival a l’Aja, al Next Einstein Forum a Kigali, Ruanda, e al Sound of Science di Mortsel, Anversa, Belgio.

Tra il 2015 e il 2019 è stato eletto dai lettori della rivista Jazzit tra i 10 migliori chitarristi italiani ed ha portato il suo concerto in solo anche al Time in Jazz di Berchidda dove ha anche tenuto un seminario con Paolo Angeli (sull’improvvisazione e sull’uso dell’effettistica e del looping). Nel 2015 è stato scelto per condurre la due giorni invernale «Mediterraneo Digital Project», sempre per Time in Jazz, interagendo con Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Debora Petrina, Gavino Murgia e Alessio Bertallot.

Sul versante musicologico è riconosciuto quale uno dei massimi esperti della musica di Miles Davis e negli anni ’90 è stato nominato da Gordon Meltzer (ultimo produttore dell’artista) estensore della discografia ufficiale per conto degli eredi. Dell’artista ha inoltre compilato il catalogo commentato delle opere edite ed inedite, in parte pubblicato in edizioni cartacee e multimediali (tra cui il corredo discografico del DVD A Different Kind of Blue – Miles Davis at Isle of Wight, Eagle Vision).

È stato ideatore e curatore delle mostre multimediali I Suoni di Miles Davis per Veneto Jazz Festival nel 2006, Miles Davis, tra visibile e invisibile per Clusone Jazz nel 2009 e Kind of Miles per i Teatri di Reggio Emilia nel 2011.

Nel 1996 è stato invitato al convegno annuale dedicato a Miles Davis, tenutosi presso la Washington University di St. Louis, dove ha presentato un’innovativa teoria relativa all’uso di «frasi in codice» come sistema di conduzione non verbale. La trascrizione dell’intervento è stata successivamente assunta quale testo di riferimento nel corso Music E-145, Electronic Music, History and Aesthetics of Popular Music Since the 1960s presso la Harvard University Extension School. Nel febbraio 2019 ha effettuato un tour, tenendo workshop e seminari in alcune delle più importanti università americane (St. Louis, San Francisco State University e San Josè State University). Nel 2021 ha tenuto una masterclass dedicata a Miles Davis e il taglio creativo al Conservatorio Rossini di Pesaro. Nel 2022 trna negli USA per una serie di masterclass sul periodo elettrico di Davis, in particolare sul making di On the Corner in compagnia di Dave Liebman e Elliott Miles McKinley.

Nel settembre del 2009 ha pubblicato per Il Saggiatore il libro Bitches Brew – Genesi del capolavoro di Miles Davis, scritto in coppia con Veniero Rizzardi; il volume è stato tradotto anche in spagnolo e pubblicato da Global Rhythm. Nel 2022 ripubblicato in edizione riveduta e ampliata.

Nel novembre del 2012, sempre per Il Saggiatore, è uscito 1000 dischi per un secolo. 1900-2000, volume di 960 pagine dedicato alla storia della musica occidentale del XX secolo vista attraverso l’evoluzione del supporto fonografico e i principi innovativi dei linguaggi musicali.

In seguito all’uscita del libro, Merlin ha pubblicato decine di videopillole su youtube (disponibili nel canale dedicato e riunite anche nel sito personale – vedi link allegato) nel corso delle quali in una manciata di minuti racconta un disco particolarmente innovativo nella storia della musica. Un estratto di una di esse è stato inserito dal regista A.J. Eaton nel documentario dedicato a David Crosby, presentato al Sundance Festival di Salt Lake City nel gennaio del 2019. Il film è prodotto da Cameron Crowe è si è piazzato al secondo posto ai Grammy Awards 2019.

Il libro, ripubblicato in versione riveduta ed espansa (oltre 1800 pagine), l’8 dicembre 2023, è diventato un Best Seller natalizio, costringendo l’editore a ristamparlo nei primi mesi del 2024. Al momento attuale risulta essere uno dei libri di musicologia più venduti nella storia dell’editoria italiana.

Nel 2018 è uscito il poderoso volume (30×30, oltre 600 pagine, copertina imbullonata, testo italiano-inglese si due colonne) Miles Davis 1959 • A Day-By-Day Chronology, che racconta un anno della vita dell’artista attraverso interviste, analisi storiche, musicali e un repertorio incredibile di documenti originali (dischi, articoli di giornale, recensioni, memorabilia).

Ha partecipato alla stesura anche di altri volumi tra cui uno con Paolo Fresu (vedi bibliografia allegata).

Scrive periodicamente per la rivista italiana Jazzit. Suoi articoli sono apparsi su importanti riviste internazionali. Nel 2018 è stato intervistato anche dall’americana Down Beat.

Tiene con regolarità seminari presso scuole di specializzazione musicale e conservatori.

Nel corso della quarantena ha pubblicato quotidianamente una serie di 75 lezioni di storia della musica sulla piattaforma Facebook (ora riversate su youtube) che ha ottenuto in totale oltre 100.000 visualizzazioni.

Nel 2014 entra a far parte del prestigioso corpo docenti dei Seminari di Nuoro Jazz.

È docente di storia del Jazz e della musica del ‘900, rispettivamente presso il CPM Music Institute di Milano e del corso post laurea presso l’Accademia del Costume e della Moda di Milano.

Dal 2003 al 2016 è stato direttore artistico di NonSoleJazz Festival, ora TrentinoInJazz.

Dal 2024 è condirettore di questo web magazine e confondatore dell’etichetta GRooVE back recods

www.enricomerlin.org

https://www.enricomerlin.org/miles-davis-1959

https://www.enricomerlin.org/videopillole

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